Buone feste!
Tutto ha origine da una giovane famiglia di marchigiani, composta dai novelli sposi Gino e Rosa e dai piccoli Daniela e Marco, che per motivi economici decide di lasciare Fermo e trasferirsi a Bracciano, sulla soglia degli anni 70.
Gino ottiene in gestione una piccola azienda agricola da un ricco proprietario terriero del luogo, cassiere della Banca d’Italia.
Ha sede qui, in Via Santa Lucia, la nuova umile dimora dei nostri protagonisti, precisamente di fronte a quello che sarebbe divenuto il nuovo ospedale di Bracciano.
Rosa inizia a lavorare come aiutante in cucina presso il ristorante Il Luccio d’Oro, storico locale situato sulle tanto care sponde del Lago di Bracciano, portandosi con lei i piccoli Daniela e Marco durante le lunghe e faticose giornate lavorative. Per stare vicino alla famiglia, Gino raggiunge Rosa per darle un sostegno in cucina.
Una manciata di anni più tardi, i nostri protagonisti lasciano la casa del cassiere e si trasferiscono al casalaccio: la piccola casa in appartamento acquistata con i risparmi ottenuti lavorando sodo.
Il trasloco coincide più o meno con l’arrivo di un nuovo lavoro per Gino, quello di operatore tecnico specializzato presso l’Ospedale Padre Pio di Bracciano. Nonostante il nuovo incarico, il buon Gino continuerà a lavorare come extra al ristorante.
Più tardi, Daniela lascia la scuola superiore ed inizia a lavorare a tempo pieno come cameriera. Marco la raggiungerà dopo il diploma, in qualità di cameriere e poi cuoco.
Il lavoro al ristorante va alla grande, siamo in pieno boom tra gli anni 80 e 90.
Ciò porterà la famiglia a raggiungere un nuovo importante traguardo: entrare in società per la gestione del locale Il Luccio d’Oro.
Sono anni felici, i giovani Daniela e Marco sono ormai adulti e mettono su famiglia dopo aver raggiunto un altro importante traguardo, quello del matrimonio, unendosi rispettivamente a Massimo e Simona.
Seguono le nascite di Alessandro e Federico, figli di Daniela & Massimo, e di Andrea e Giulia, figli di Marco & Simona.
Nel 2006 i rapporti con il proprietario de il Luccio d’Oro si incrinano, fino a raggiungere la separazione della storica società.
Qui ha inizio una nuova avventura per la nostra famiglia, l’apertura di un nuovo locale nel paese di Bracciano, ben distante da quel lago che ha sempre fatto da contorno alle vite dei nostri protagonisti.
Il nome scelto è Il Vagone, per la stretta vicinanza con la stazione ferroviaria di Bracciano, i binari ed il passaggio al livello.
I Paniccià ottengono la gestione del locale nel 2007 e portano avanti la tradizione di famiglia per 10 anni affermandosi a uno dei ristoranti simbolo del centro del paese, nonostante la ricca concorrenza.
Nel 2017 arriva una nuova chiamata dal lago. La famiglia risponde presente e torna operativa presso Il Luccio d’Oro.
Daniela e Marco portano con loro l’esperienza decennale accumulata al centro del paese ed entrano nuovamente in società nel locale che li ha visti crescere, questa volta senza i cari genitori.
Il ritorno di fiamma dura soltanto due anni, tanto basta per mettere su due grandi stagioni lavorative estive e contribuire alla piccola rinascita del lungolago di Bracciano.
Il 2020 vede la fine definitiva del rapporto lavorativo con Il Luccio d’Oro, l’alba di una pandemia globale e l’inizio di un’ultima grande avventura: la riapertura de La Tramontana, altro storico locale del lungolago braccianese.
Si respira un clima diverso dal precedente, un’atmosfera allegra e la voglia di fare bene… e soprattutto di far stare bene.
La famiglia ringrazia di cuore tutti coloro che hanno seguito la lettura… e tutti coloro che hanno preso parte in prima persona alla loro storia. Una storia lunga mezzo secolo.
Un grazie di cuore a chi li ha seguiti dagli albori, chi non c’è più, chi c’è ancora e chi ci sarà.
“D’altronde, senza tutti voi noi non saremmo ancora qui a portare avanti questa avventura. Grazie!“
da Gino, Rosa, Daniela e Marco